sabato 13 novembre 2010

Romanzi a New York #4: I Figli del Buio


La nascita di una città come New York, la New York che conosciamo oggi, ha tra le sue fondamenta il lavoro duro, durissimo, di una classe operaia multirazziale che ha donato molte vite al suo sviluppo verticale e sotterraneo.
I Figli del Buio di Colum McCann, irlandese trapiantato a New York, è un romanzo, intenso, forte nei toni, che parte dalla storia di Nathan Walker, un nero proveniente dalla Georgia, che nei primi del Novecento lavora allo scavo della metropolitana destinata a collegare Manhattan a Brooklyn. Il giovane di colore sposa l'irlandese Eleonor O'Leary e la loro unione dà origine a una saga familiare che coinvolgerà tre generazioni, caratterizzate da sfide alla povertà e ai pregiudizi, mentre la società americana, al pari della sua architettura, subisce nel corso del secolo una radicale trasformazione.
Clarence, nipote di Nathan, costruirà i grattacieli che si innalzano intorno a Wall Street diventando, così come il nonno, artefice di una metropoli affascinante ma anche crudele e impietosa.
L'ultimo personaggio della saga, il misterioso homeless Treefrog, ci racconta la New York sotterranea di oggi, tra docce rubate negli scoli dell'acqua dei riscaldamenti, luci che infilano nei pertugi più segreti di Manhattan tra umanità e disperata speranza di chi nonostante tutto vive dentro l'anima di questa città.
I Figli del Buio ("The Side of Brightness") è stato pubblicato in Italia nel 2004 da Il Saggiatore nella collana NET (la foto si riferisce a questa edizione) e nel 2010 ripubblicato dalla Bur Rizzoli.
I Figli del Buio, Colum McCann, BUR Rizzoli, 2010